Simboli impianto elettrico, quali sono e come leggerli
Conoscere e saper leggere i simboli elettrici è molto importante. Solitamente, l’impianto elettrico è rappresentato da uno schema semplificato molto intuitivo e facile da comprendere.
Ogni schema rappresenta i componenti, l’intensità di corrente e le loro forme d’onda in modo da rispecchiare il circuito elettrico reale.
I simboli sull’impianto elettrico si utilizzano per tre differenti motivi: comodità, uniformità, avvertenze (ed eventuali controlli).
Innanzitutto, non ci sarebbe spazio disponibile per inserire tutte le normative e le indicazioni: attraverso un simboletto, si riduce spazio e si rende la lettura più confortevole, veloce e immediata.
I simboli sono convenzioni per molti Paesi, quindi, quando si vende un prodotto in un determinato Paese, diventa più semplice far capire come usarlo e quali sono le normative rispettate.
Questi simboli vengono riconosciuti nella maggior parte dei Paesi Europei, così una volta che saprai il loro significato, potrai sfruttare tale conoscenza ovunque ti troverai.
Ogni simbolo, infine, non rappresenta solo le avvertenze e i pericoli, ma anche i controlli effettuati. Un esempio è dato dalla norma ISO 9001, che si può ottenere solo se si effettuano delle verifiche periodiche.
Quindi, quando si sceglie di installare un impianto elettrico, è importante verificare non solo la presenza di determinati simboli, ma anche cosa essi significano. Ci sono lettere, numeri e sigle che ci consentono di capire se il prodotto elettrico è sicuro o meno.
Impianto elettrico: i simboli più usati e cosa significano
Conoscere la simbologia elettrica è molto importante per poter lavorare in totale sicurezza: ad esempio, se bisogna fare dei lavori alla TV, alla lavatrice o all’impianto di illuminazione.
Inizialmente, la presenza di questi simboli potrebbe destabilizzare se non si conosce il reale significato dal momento che, per ovvi motivi, non sono riportate spiegazioni più dettagliate.
Tuttavia, i simboli dell’impianto elettrico sono semplici e intuitivi, basta fare un po’ di pratica.
Gli interruttori, ad esempio, sono raffigurati con una linea interrotta che somiglia ad una porta; la resistenza è rappresentata da una serpentina; la lampadina è raffigurata da una X dentro un cerchio; i fusibili sono rappresentati con un cilindro allungato; il generatore è raffigurato con una G cerchiata; il collegamento a terra viene indicato da tre linee chiuse da una linea verticale; le luci sono disegnate con una forma ovale con all’interno una linea serpeggiante e il commutatore elettrico, che ha la funzione di separare le sorgenti di energia evitando che interferiscano, è rappresentato con un cerchio con delle frecce in su e in giù.
Oltre a saper riconoscere i simboli più utilizzati, è opportuno conoscere anche i colori dei cavi elettrici. I cavi di colore blu, marrone e nero vengono solitamente attraversati dalla corrente alimentatrice, mentre, quelli di colore giallo o verde scaricano a terra. Per leggere uno schema elettrico bisogna capire se il circuito elettrico è a corrente continua o alternata. Il simbolo della corrente continua indica che il flusso di cariche sarà costante, mentre il simbolo della corrente alternata segnala che l’intensità di corrente varia nel tempo ed avrà un andamento sinusoidale.
Oltre alla presenza di numerosi segni grafici, si potrà notare anche la presenza di varie lettere: la tensione viene indicata con la lettera V, mentre le linee con le lettere L1, L2 e N.
Grazie a queste lettere è possibile capire il voltaggio del circuito elettrico. Se sono riportate le lettere L1 e N, il circuito sarà di 110V; L1 più L2 sta ad indicare una tensione di 240 V; se compaiono tutte e tre le linee, allora il circuito sarà compreso tra i 110 e i 240 V.
Se all’interno dello schema è presente una batteria, ci sarà anche il tasto On/Off che indicherà l’apertura o la chiusura del circuito e, inoltre, si potrà anche individuare la polarità grazie alla presenza dei simboli + e -.
Lettere e sigle dell’impianto elettrico
Secondo le istruzioni delle norme IEC 750 e CEI 3-43, mediante delle lettere standard si identificano le apparecchiature e i materiali utilizzati all’interno di un circuito elettrico ed elettronico. Vediamo insieme cosa significano le varie lettere.
A. Assemblaggi: amplificatori a componenti discreti oppure magnetici, circuiti stampati, laser, insieme di componenti;
B. Trasduttori: cellule fotoelettriche e termoconduttive, termoelementi, termistori, fotoelementi, convertitori di misura, trasduttori di segnali, fotodiodi, iniziatori di prossimità, generatori di impulsi, celle di carico, tachimetriche, microfoni e autoparlanti;
C. Condensatori;
D. Sistemi binari: elementi bistabili e monostabili, calcolatori, regolatori e registratori;
E. Diversi materiali;
F. Dispositivi di protezione: fusibili, scaricatori, relè di protezione;
G. Generatori: carica batterie, raddrizzatori, stabilizzatori di tensione, dinamo e alternatori;
H. Dispositivi di segnalazione: segnali acustici e luminosi;
K. Relè e contattori: relè di comando e contattori di potenza;
L. Induttori, reattori;
M. Motori;
N. Sistemi analogici;
P. Strumenti di misura: indicatori digitali, programmatori a tempo;
Q. Apparecchi per circuiti di potenza: interruttori, sezionatori, invertitori avvio e spegnimento;
R. Resistenze
S. Apparecchi per circuiti di comando
T. Trasformatori di potenza e di comando
U. Modulatori e convertitori
V. Tubi elettronici e semiconduttori: diodi, tubi a scarica di gas, transistori;
W. Materiale di trasmissione: antenne, cavi e accoppiatori;
X. Terminali: prese, spine, raccordi, capicorda, connettori, varie connessioni;
Y. Apparecchi meccanici: valvole, freni, frizioni azionati elettricamente;
Z. Altro: trasformatori, equalizzatori, limitatori di banda, filtri a cristalli
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