Manutenzione termosifoni: una guida completa
Con la stagione fredda arriva il momento di mettere in funzione i termosifoni. Prima di accenderli occorre però pulirli per bene per garantire un ambiente più salubre e privo di allergeni, soprattutto se in presenza di bambini o soggetti allergici, oltre ad evitare inutili sprechi.
La manutenzione dei termosifoni è quindi un’operazione fondamentale, estremamente utile anche al fine di garantire il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Prima di intervenire con la pulizia dei termosifoni, occorre innanzitutto prendere in considerazione il materiale di cui sono fatti. Questi possono essere realizzati in Alluminio, Metallo oppure Ghisa.
I termosifoni in ghisa sono quelli che richiedono una maggiore manutenzione, poiché sono i più difficili da pulire. I termosifoni in alluminio o metallo, invece, si puliscono più velocemente, anche perché generalmente presentano delle superfici lisce e omogenee. La pulizia interna dei termosifoni deve necessariamente precedere quella esterna per evitare che l’esterno sia contaminato da acqua sporca, il che vanificherebbe tutto lo sforzo effettuato in precedenza. Pulire i termosifoni all’interno permette anche di eliminare le bolle d’aria che sono la principale causa del loro cattivo funzionamento.
Come si fa la manutenzione dei termosifoni?
I periodi ideali per dedicarsi alla manutenzione dei termosifoni sono la primavera, durante il classico periodo delle pulizie di stagione per prepararsi all’estate, e l’autunno prima dell’accensione.
In inverno, siccome i termosifoni vengono utilizzati molto spesso, si può procedere con una pulizia settimanale o mensile, almeno per eliminare la polvere in eccesso.
La pulizia si articola in tre azioni da effettuare: spolverare, lavare ed eliminare eventualmente la ruggine. Dopo aver effettuato la pulizia (che andremo a vedere per bene nel dettaglio) bisogna dedicarsi alla manutenzione straordinaria dei termosifoni.
Come prima cosa bisogna verificare la quantità dell’acqua, poi controllare la pressione dell’impianto e, infine, eliminare l’aria dall’impianto.
Quando i termosifoni non riscaldano in maniera omogenea, è probabile che siano intasati.
Lo spurgo dei termosifoni è un’attività piuttosto semplice in presenza di modelli dotati di valvola di sfiato, in mancanza di quest’ultima basta togliere la valvola con la chiave preposta.
Questa operazione consente di eliminare acqua e aria, tuttavia, se l’impianto dovesse continuare a non funzionare correttamente, occorre considerare l’intervento di un professionista.
Il controllo della pressione dell’acqua dell’impianto deve essere effettuato regolarmente, soprattutto se lo spurgo non ha apportato gli effetti desiderati. Un’attenta e minuziosa manutenzione dei termosifoni permette anche di controllare le spese per il riscaldamento, evitando inutili sprechi.
Come pulire l’interno di un termosifone?
Per pulire l’interno di un termosifone, occorre innanzitutto recuperare alcuni elementi che torneranno utili, in questo caso: una bacinella, dei fogli di giornale, una pinza o chiave per aprire la valvola.
Posizionate i fogli di giornale sotto la bacinella per evitare che trabocchi l’acqua, e collocate la bacinella sotto lo sfiato del termosifone. Con l’aiuto di una pinza (o chiave laddove presente), aprite la valvola e lasciate uscire l’acqua. Inizialmente, l’acqua assumerà un colore diverso, marroncino o arancione scuro.
Una volta terminato lo sfiato, chiudete nuovamente la valvola.
A seconda del materiale dei termosifoni, sarà poi necessario procedere con una pulizia più profonda.
Per i termosifoni in ghisa, utilizzate un pennello a manico lungo per eliminare per bene tutta la polvere che si è accumulata e, appena terminata questa operazione, munitevi di un’aspirapolvere col beccuccio per aspirare i residui di polvere iniziando dalla parte bassa del termosifone. Dopo questa fase, passate alla pulizia con acqua e sgrassatore. Utilizzate una spugna imbevuta in una miscela di acqua calda e sgrassatore con un cucchiaio di bicarbonato e passatela su tutta la superficie del termosifone finché l’acqua non risulterà pulita. Una volta terminata la pulizia, utilizzate un panno in cotone per asciugare.
La pulizia del termosifone in metallo o alluminio comporta meno tempo e un minore dispendio di energia rispetto al termosifone in ghisa, anche se la procedura è più o meno la stessa. Anche qui il vaporetto è di grande aiuto, da utilizzare sempre dopo aver eliminato per bene gli accumuli di polvere.
Pulire i termosifoni col vaporetto è il metodo più efficace per sanificare la struttura ed evitare la formazione di muffa o insetti. Per i termosifoni con elementi tubolari non sarà neanche indispensabile utilizzare l’aspirapolvere.
Col passare del tempo, i termosifoni presentano i primi segni di usura dando vita alla formazione della ruggine. Intervenire a tal proposito è piuttosto semplice poiché occorre della semplice carta vetrata oppure una spazzola in ferro per rimuovere la vernice vecchia. Dopodiché, si procede direttamente sulla macchia attraverso un’operazione di smaltatura, avendo premura nell’utilizzare prodotti non tossici o corrosivi.
Per eliminare invece le tracce di grasso o le macchie, che si formano soprattutto su quei termosifoni che si trovano in ambienti dove si cucina, possono tornare utili tre metodi diversi: spray per pulire il forno, miscela di bicarbonato di sodio, soluzione di acqua e candeggina (ideale anche per igienizzare le superfici).
La pulizia dei termosifoni è fondamentale non solo per un fattore estetico, ma soprattutto per la sicurezza di tutti gli abitanti di casa che potranno finalmente respirare aria pulita e godere del calore durante i mesi più freddi dell’anno. Affidati ai veri esperti del settore per la scelta di radiatori e caloriferi, come gli accessori riscaldamento Cozzolino srl!