Come scegliere prese elettriche e spine elettriche per la casa
Spine, prese elettriche e adattatori sono ormai una presenza fissa e costante nelle nostre abitazioni e rappresentano la soluzione per poter connettere un apparecchio elettrico alla rete elettrica.
Alcune di queste soluzioni sono impiegate in maniera continuativa: basti pensare ad alcuni elettrodomestici come il frigorifero, che hanno bisogno di una connessione elettrica costante per poter funzionare correttamente. Altre, invece, restano libere e vengono utilizzate solo all’occorrenza, ad esempio quelle che ci occorrono per ricaricare un cellulare o qualsiasi altro oggetto che funzioni a corrente, grande o piccolo che sia, dal frullatore all’aspirapolvere.
Possiamo dire che esistono centinaia di connettori elettrici impiegati per i più svariati utilizzi.
Cozzolino ci aiuta a far chiarezza su quelle che sono le prese e le spine elettriche di uso domestico civile.
Quella più utilizzata è indubbiamente la presa Schuko, presente in tutte le case, ma anche nei luoghi di lavoro. Scopriamo qualcosa in più sull’origine di questi strumenti elettrici così largamente utilizzati al giorno d’oggi.
Prese elettriche e spine elettriche domestiche: alcuni cenni storici
Il primo sistema di presa e spina fu introdotto in Inghilterra nel lontano 1883 e all’inizio del ‘900 fu brevettata e diffusa una prima presa elettrica americana, ad opera di George P. Knapp. Con il trascorrere del tempo, le prese si sono sempre più evolute e ogni nazione ha sviluppato un proprio modello. Fu inoltre indispensabile ricorrere ad un sistema che garantisse alti standard di sicurezza. Per questo motivo, molti paesi industrializzati hanno reso obbligatoria la messa a terra con tre punti di contatto: tale obbligo è partito anche in Italia dal 1990 e vale per tutti gli impianti elettrici.
Prima di installare un impianto elettrico, è bene sapere che questo deve essere realizzato a norma e corredato di impianto di messa a terra e interruttore differenziale, noto anche come salvavita.
Per messa a terra s’intende una serie di azioni volte ad assicurare a masse metalliche il potenziale a terra, per evitare che siano in tensione tra di loro, garantendo in questo modo protezione alle persone e all’impianto stesso.
Prese e spine maggiormente utilizzate in Italia
Oggigiorno esistono diversi tipi di spine e prese elettriche, il che può causare non pochi disagi in occasione di viaggi all’estero. Ad esempio, le prese italiane sono compatibili con quelle francesi, tedesche e svizzere solo se a due poli (quindi prive del terzo per la messa a terra); quelle utilizzate nel Regno Unito, invece, sono totalmente incompatibili con tutte quelle utilizzate nel resto del continente. Sebbene non sia stata messa a punto una spina europea che facesse da standard generale, sono stati comunque compiuti dei passi in avanti con l’introduzione di modelli compatibili tra più paesi possibili, come le prese Schuko, note anche come prese tedesche. In Italia si utilizza infatti una Schuko modificata, con il foro di messa a terra.
Nel 1926 fu un commerciante di prodotti elettrici tedesco, Albert Büttner, ad introdurre un primo prototipo di Schuko, ovvero Schutz-Kontakt (contatto di sicurezza), che fa riferimento alla piccola banda metallica che permette una maggior sicurezza nel momento del contatto con la corrente. Quando si inserisce la spina nella presa Schuko, è proprio quella banda metallica ad entrare per prima in contatto con l’impianto elettrico, isolando il circuito a terra prima che vengano inserite la fase e il neutro in cui scorre la corrente elettrica, ovvero i due spinotti.
La presa italiana
La presa standard italiana è di tipo C o di tipo L. La prima è alimentata con cavi da 1,5 mm di sezione e dispone di 2 o 3 fori simmetrici da 4 mm di diametro. Questa può erogare una corrente fino a 10 A con una potenza massima di 2000 W. Per evitare di surriscaldare o danneggiare l’impianto elettrico, è fondamentale non collegare gli elettrodomestici più energivori mediante l’utilizzo di un adattatore Schuko o a tripla spina. La presa di tipo L è molto simile alla prima, ma con cavi e poli di dimensioni maggiori, e può erogare una corrente fino a 16 A e una potenza massima di 3500 W. Dalla fusione di queste due tipologie, nasce la presa bipasso da 16 A, che integra al suo interno dei fori bivalenti da 4 e 5 mm che permettono di collegare sia le spine di tipo C che quelle di tipo L.
Un altro tipo di presa molto diffuso nelle case degli italiani è quella di tipo F (tedesca), che a differenza delle nostre non ha un foro per la messa a terra, ma due morsetti. È il tipo di presa che si usa comunemente per gli elettrodomestici di grandi dimensioni, come frigoriferi, forni, lavatrici e così via. Se non è presente la spina adatta ad accogliere la presa tedesca, la si collega all’impianto elettrico tramite un adattatore. Bisogna sottolineare che la presa elettrica (femmina) corrisponde al punto finale di un impianto elettrico ed è costantemente sotto tensione, mentre la spina elettrica (maschio) è il connettore che può essere inserito nella relativa presa di corrente.
Infine, vi sono le prese multistandard e quelle universali. La presa multistandard permette di collegare tutti i tipi di spine italiane e anche la spina tedesca Shuko. La presa universale, invece, accetta quelle di tipo A, C, F, E, E/F ibride ed L, sia da 10 A che da 16 A.