Cosa sono le pile e gli accumulatori e quali sono le differenze?
La maggior parte dei dispositivi moderni, siano essi idraulici, meccanici o elettrici, per il loro funzionamento necessitano di un sistema di alimentazione. Per poter garantire ottime performance e un corretto funzionamento ai dispositivi, è indispensabile acquistare un sistema di alimentazione elettrica.
A seconda delle esigenze, è possibile scegliere tra due soluzioni: le pile oppure gli accumulatori di energia elettrica. Al giorno d’oggi esiste ancora una grande confusione in merito al funzionamento e all’efficacia di questi due strumenti, ben differenti tra loro. Insieme a Cozzolino scopriamo cosa sono gli accumulatori di energia, a cosa servono, come funzionano e quali sono le caratteristiche che li distinguono sostanzialmente da una classica pila.
Cosa sono gli accumulatori di energia elettrica?
L’accumulatore di energia elettrica è uno strumento utile a immagazzinare e accumulare l’energia. Questo dispositivo permette di conservare l’energia, che può essere impiegata successivamente e per differenti scopi.
Esistono numerose tipologie di accumulatori di energia elettrica, progettati sulla base delle esigenze di accumulo e sulle modalità di utilizzo dell’energia immagazzinata. In base alla situazione, è bene scegliere il sistema più adatto per immagazzinare l’energia utile alle successive operazioni.
L’accumulatore di energia elettrica viene utilizzato per alimentare uno o più dispositivi esterni. Può essere impiegato all’interno delle aziende o delle industrie, per alimentare sistemi integrati anche complessi mediante un sistema di circuiti ad hoc.
Tipologie di accumulatori di energia
Tutti gli accumulatori di energia elettrica hanno lo stesso obiettivo: immagazzinare l’energia e convertirla in altre tipologie di energia. Esistono, però, diverse tipologie di accumulatori di elettricità:
- accumulatore elettrico, utilizzato in ambito termoidraulico per riscaldare l’acqua interna a un serbatoio. L’acqua calda viene immessa nel circuito idraulico e distribuita nei vari ambienti della casa o dello spazio commerciale, professionale, industriale;
- accumulatore fotovoltaico. In questo caso, il pannello solare raccoglie l’energia fornita dai raggi del sole, una delle fonti energetiche più importanti e sostenibili al mondo. L’energia viene immagazzinata all’interno di un serbatoio di accumulo e può essere utilizzata per alimentare qualsiasi tipo di impianto, senza l’esigenza di una rete esterna di supporto;
- accumulatore di calore elettrico. Questa tipologia di accumulatore viene progettata per rispondere alle esigenze termiche di abitazioni, edifici e spazi di ogni tipologia. L’accumulatore alimenta il sistema di riscaldamento, trasformando l’energia in calore in modo rapido ed efficiente.
In commercio esistono tre principali categorie di accumulatore di energia portatile, che differiscono in base ai componenti:
- nichel-cadmio;
- ioni di litio;
- nichel-idruro metallico.
L’accumulatore di energia può garantire una lunga durata nel tempo, in quanto può essere ricaricato, scaricato e ricaricato nuovamente numerose volte. Solo quando il dispositivo si consuma o si danneggia deve essere gettato e sostituito.
Quali dispositivi possono essere collegati all’accumulatore?
A seconda del dispositivo o del numero di dispositivi da alimentare, occorrerà scegliere l’accumulatore di energia più adatto. Generalmente, tali dispositivi possono garantire il funzionamento di:
- telefoni cellulari;
- elettrodomestici;
- automobili;
- impianti termoidraulici e per il riscaldamento domestico;
- altri oggetti di grandi dimensioni.
Come funziona un accumulatore?
L’accumulatore di energia, durante il ciclo di ricarica, accumula l’energia attivando un processo chimico. L’elettricità si trasforma in energia chimica durante il processo di ricarica, mentre quando il dispositivo viene utilizzato e scaricato, l’energia chimica viene trasformata nuovamente in elettricità.
Per comprendere meglio il funzionamento di un accumulatore di energia, possiamo analizzare come funziona uno dei dispositivi di accumulo più utilizzati nell’ambito domestico: l’accumulatore di calore elettrico.
I radiatori, nella fattispecie, vengono attivati per fornire il giusto calore ai diversi ambienti della casa. Il radiatore collegato all’accumulatore elettrico utilizzerà l’energia immagazzinata per riscaldare il manufatto, generalmente in alluminio o in ceramica. Questi due materiali possono conservare più a lungo il calore,
Le differenze tra pila e accumulatore
Nonostante sia la pila che l’accumulatore di energia vengano utilizzati per alimentare dispositivi e impianti, tra i due strumenti c’è una sostanziale differenza. La pila, infatti, genera corrente trasformando l’energia chimica in elettricità. Essa, però, non è ricaricabile, mentre invece l’accumulatore di energia può essere ricaricato e utilizzato numerose volte.
Le principali tipologie di pile
La pila, come abbiamo detto, è un dispositivo che non può essere ricaricato. Pertanto, al termine del processo di scarico, si trasformerà in un rifiuto e non potrà più essere utilizzato. La pila, in base alla composizione, può rispondere a differenti esigenze. Le pile si dividono in sei categorie:
- pile in zinco-carbone, utilizzate principalmente in ambito domestico e per la ricarica di apparecchi a basso consumo (radio, telecomando, orologio, torcia, sveglia);
- pile in alcalino manganese, utili in caso di dispositivi che necessitano, per il loro funzionamento, di un quantitativo elevato di corrente. Questa tipologia di pila ha una capacità tre volte superiore rispetto alla classica pila in zinco-carbone;
- pile in zinco-cloruro. Questa pila utilizza la medesima tecnologia rispetto al modello in zinco-carbone. La differenza è rappresentata dalla soluzione acquosa di cloruro di zinco impiegata in qualità di elettrolito;
- pile in zinco-aria, utilizzata in casi particolari per la fornitura di energia ad apparecchi acustici o pacemaker;
- pile in litio, cinque volte più potenti rispetto alla pila alcalina. Vengono utilizzate per alimentare apparecchi dalla tecnologia avanzata;
- pile in ossido d’argento, differenti anche grazie alla loro forma a bottone.
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